Borgio Verezzi, 28 Febbraio 2022
Ucraina: le giornate del terrore continuano…
Ogni momento della nostra quotidianità si riempie di informazioni, dettagli, ipotesi, pareri di esperti, commenti tra amici, messaggi sui social, dichiarazioni, proposte e tanto altro ancora.
Tutti seguiamo con attenzione le notizie, e i molti commenti: i nuovi doveri dell’occidente… una nuova realtà geopolitica... l’America e l’Europa la pace la vorrebbero ma non trovano strumenti per imporla… Il giornalista Domenico Quirico parla della “via malsicura e ipocrita delle parole che spesso è solo smercio da bottegai dell’umanesimo”, e questo deve farci riflettere.
Certo, sono stati fatti errori, ne prendiamo atto.
Ma… la guerra distribuisce solo morte e dolore… e non è mai giustificabile.
Il Papa con il suo “No alla follia della guerra” evidenzia la priorità!
In questa situazione ognuno di noi, a vario livello, è coinvolto: diamo consigli, abbiamo voglia di agire, di fare qualcosa di significativo e davvero partecipato…
Tutti, anche se non è facile né scontato, idealmente sappiamo che è giusto accettare sacrifici individuali e collettivi in nome della giustizia, della libertà e della democrazia!
Siamo certi che ognuno è pronto a fare qualcosa di concreto. Questo perché tutti noi vogliamo la Pace e sappiamo che ci sono momenti in cui occorre testimoniare concretamente i propri valori.
Certamente dobbiamo preservare il nostro modo di vivere, il benessere raggiunto con la pace, ma sappiamo che oggi vale la pena fare azioni concrete, per quanto piccole, per dare maggiore consapevolezza al dramma che tante donne, uomini e bambini stanno vivendo. Azioni che diventano segnali forti di vicinanza a chi soffre, e stimolo ai Paesi Europei per fare scelte coraggiose.
Si moltiplicano le raccolte di fondi e generi di prima necessità per il popolo ucraino, e invitiamo ciascuno a partecipare per quanto possibile…
Oggi però chiediamo a tutta la nostra comunità di Borgio Verezzi di voler dare un segnale vero e partecipato su un elemento che oggi preoccupa tutti, che quasi ritarda le dovute azioni a livello nazionale e internazionale: il gas. La paura che il conflitto aumenti a dismisura il costo, o che addirittura venga meno la fornitura necessaria per la nostra quotidianità, rischia di preoccuparci di più delle tante vite umane spezzate, dei tanti diritti negati per via di questa guerra.
Noi rispondiamo così: non utilizziamo per un giorno il gas! Martedì 1° marzo, dalle ore 8,30 alle ore 20,30.
È un piccolo sacrificio personale, è un segnale per dire che ci siamo, che possiamo idealmente essere al fianco di chi è nel caos e nella sofferenza di una guerra, sotto una pioggia di bombe… Seppur per poche ore e con un gesto simbolico, facciamolo.
Un piccolo segnale per dire no alla guerra, tutti insieme, da Borgio Verezzi.
No alla scusa delle risorse e dei poteri economici per fare la guerra, per uccidere, per invadere un paese.
Un sacrificio individuale che ci aiuta a vivere sempre di più la “cittadinanza attiva” di un paese chiamato mondo, al di là dei confini di Borgio Verezzi, dell’Italia, dell’Europa…
La Pace sia nei nostri gesti quotidiani e non solo a parole.
Il Sindaco e l’Amministrazione Comunale